Preadolescenza: quando ci si stacca dall'infanzia
La preadolescenza è quella fase che precede, come dice la parola stessa, l'adolescenza vera e propria.
E' un vero e proprio distacco dall'infanzia, e solitamente ha il suo inizio negli ultimi anni della scuola elementare o alle scuole medie, dai 9-10 ai 13-14 anni.
Il cambiamento non riguarda solo i ragazzi stessi, ma anche i loro genitori, che devono elaborare la perdita di quello che non è più il loro bambino o la loro bambina, ma un ragazzo o una ragazza che si affaccia ad una nuova e più che mai complessa fase della vita.
Ciò che noto nelle famiglie che arrivano in terapia è la riluttanza dei genitori ad accettare questi cambiamenti.
Non è una colpa: non è affatto facile. Svalutazioni, critiche e recriminazioni sono all'ordine del giorno e raggiungeranno l'apice in adolescenza.
Spesso questi attacchi vengono vissuti come personali, mentre i genitori devono essere consapevoli di come siano parte di questa delicata fase di vita.
Di personale non c'è dunque nulla, si tratta di un grande cambiamento, e come tale porta con sé trambusto e genera confusione.
E' di fatto una fase di importante riorganizzazione per i ragazzi, a livello di identità e di personalità.
E' in questi anni che il bambino perfetto inizia a mostrare atteggiamenti anche diametralmente opposti.
Già nella prima adolescenza troviamo le classiche frasi che saranno più frequenti in seguito:
"Lasciami stare" e "Non sono un bambino" in primis, in un clima in cui questo nuovo e sconosciuto individuo sembra rifiutare e criticare tutto e tutti.
Cari genitori, che fare?
Il mio suggerimento è quello di mantenere le regole e i valori che avete veicolato fino al sopraggiungere di questa burrasca.
Perché mai come nella burrasca si ha bisogno di intravedere un faro. E mai come durante una burrasca la nave necessita di attenzione nell'essere governata.