Edward mani di forbice e il fanatismo
Il termine fanatismo viene definito come:
"Intollerante, esclusiva e acritica sottomissione a una fede religiosa o politica, spesso causa d'intolleranza, e talvolta di violenza, nei confronti di chi ne professa una diversa."
Tra i tipi più diffusi di fanatismo troviamo quello politico e quello religioso.
Questo delicato aspetto della nostra società viene abilmente rappresentato nel film dal ruolo di Esmeralda, una fanatica religiosa.
Nell'immaginario collettivo da una persona religiosa ci si aspetta un'apertura nei confronti del diverso. Ed ecco invece che risulta essere la prima che lo rigetta e cerca di isolarlo. Esmeralda infatti cerca sin da subito di convincere le vicine di come Edward, "perversione della natura" vada rifiutato poiché "non viene dal paradiso, ma dalle fiamme dell'inferno".
Inizialmente vista e riconosciuta anche dai concittadini come fanatica religiosa, troverà le sue soddisfazioni e le fittizie conferme alle sue profezie dalla seconda metà del film in poi.
In seguito all'atto criminoso a cui Edward aderisce esclusivamente per compiacere l'amata Kim e per sentirsi parte di un gruppo di coetanei, i pettegolezzi negativi aumentano sensibilmente. Da un certo punto in poi, tutto ciò che Edward fa non è più visto con tolleranza, ma viene condannato e visto con malizia e negatività.
Insomma, i pregiudizi vengono applicati in toto al personaggio di Edward.
E' proprio in questo clima di crescente chiusura e sempre minore accettazione che il personaggio della fanatica religiosa ripropone il suo rifiuto inizialmente inascoltato ed ignorato.
Questa volta, dopo il tentativo di Edward di aiutare Jim a derubare i suoi stessi genitori, intrappolato in una rete di bugie che egli non oserà rivelare per non mettere nei guai la sua Kim, i cittadini saranno disposti a credere alle "profezie" di Esmeralda.
Questo aspetto del film ci fa certamente riflettere anche sulle possibili soluzioni al fanatismo.
In realtà la chiave sta nella cultura: imparare che ci sono idee diverse ci consente di mantenere una mente aperta al confronto, senza chiudersi nei meri insegnamenti veicolati da un gruppo chiuso.
Restare curiosi significa anche vedere tutte le prospettive possibili. Significa vedere il diverso come un possibile arricchimento. Significa vedere i cambiamenti come delle opportunità invece che degli ostacoli.